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Obesità infantile e assenteismo scolastico: una revisione sistematica e una meta-analisi. Childhood obesity and school absenteeism.

An R, Yan H, Shi X, Yang Y. Obes Rev. 2017;18:1412-1424. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28925105

Riassunto

La frequenza scolastica regolare è un fattore determinante per il rendimento scolastico degli studenti, l’altezza dei livelli accademici raggiunti e lo sviluppo psichico e relazionale. L’obesità può influire sulla frequenza scolastica dei bambini, attraverso il suo impatto diretto sulla salute fisica e indiretto sui vissuti psicosociali.

Questa ricerca del Nanjing Sport Institute, Nanchino, Jiangsu, Cina, ha esaminato, attraverso tredici studi (10 trasversali e tre longitudinali) condotti in sette paesi (tra cui USA, Germania, Paesi Bassi) negli ultimi 10 anni, il rapporto tra peso corporeo in eccesso e assenteismo scolastico su un campione di 27974 bambini e adolescenti.

11 dei 13 studi hanno riportato un’associazione positiva statisticamente significativa tra sovrappeso/obesità infantile e assenze scolastiche.

La meta-analisi ha dimostrato che la probabilità di essere assenti da scuola era maggiore del 27% in caso di sovrappeso e del 54% in caso di obesità, rispetto ai compagni normopeso.

Gli studenti che frequentemente saltano giorni di scuola perdono le opportunità di interagire con coetanei e insegnanti, il che potrebbe favorire l’isolamento sociale e avere un impatto negativo sulla loro personalità in formazione. L’elevato numero di assenze può essere ricondotto ad una più alta vulnerabilità alle malattie, ma anche al fatto che i bambini con obesità sono presi in giro e vittime di bullismo più dei normopeso e hanno maggiori probabilità di soffrire di stigmatizzazione, depressione e bassa autostima. Questo potrebbe sostanzialmente indebolire la motivazione alla frequenza scolastica.

I risultati di questa ricerca potrebbero essere utili ai responsabili politici e scolastici interessati a progettare e attuare interventi efficaci che mitigano l’impatto dell’obesità sulla frequenza scolastica.

Commento

Questo lavoro sottolinea ancora una volta l’importanza della prevenzione primaria e secondaria dell’Obesità in età evolutiva con motivazioni spesso trascurate, quelle del benessere psicologico dei bambini e degli adolescenti. Prevenzione e terapia oggi troppo trascurate da una Sanità in affanno, che vanno impostate in modo nuovo: non stigmatizzante, proponendosi come obiettivi, non tanto la riduzione del peso, ma quella dello stigma, che ne deve essere parte centrale insieme al miglioramento dei comportamenti.

La discriminazione sul peso, infatti, è probabilmente la causa più forte di assenteismo, fino all’abbandono scolastico, e la sua riduzione è indispensabile per migliorare la salute ed il benessere futuro dei nostri bambini e adolescenti.